SCELTA DELLA ZONA TASSE E MERCATO
Quando dobbiamo decidere questo punto, indicato nell’articolo precedente, come detto dobbiamo prendere in considerazione diversi punti. Gli Stati Uniti sono estesi ed hanno 50 stati, tanti climi, tante realtà economiche spesso diverse tra loro, tante situazioni di vita quotidiana e di apertura differenti. Le prime cose che dobbiamo fissare in maniera molto chiara, sono due:
-
LA TASSAZIONE
- IL MERCATO Sono i due parametri più importanti perché indicano in un certo qual modo l’ambiente economico che li rispecchia, e dà una valutazione di massima della potenzialità di business che troveremo.
TASSAZIONE
La
tassazione in Usa è materia molto importante, regolamentata, molto conveniente
rispetto all’Italia, e con differenze tra stato e stato. La prima cosa che
dobbiamo sapere è che in linea generale ci sono 3 LIVELLI
di tassazione e cioè
-
Federale
-
Statale
-
Locale
Abbiamo
quindi una tassazione da parte del Governo federale, gestita dall’Internal
Revenue Service (IRS), che è uguale per tutti gli stati dell’Unione, e poi è
lasciata la sovranità di ognuno di essi per decidere la tassazione di stato, ed
infine al livello di stato possono essere previste tasse di contea o comune.
Questo fa si che escluse le tasse federali esistano realtà che possono essere
più o meno convenienti da questo punto di vista, anche se non è detto che sia l’unico
motivo per andare o non andare a lavorare in un determinato stato o contea. Ci
troviamo quindi davanti ad un grande puzzle dove iniziare ad orientarsi per una
valutazione generale. Nell’Unione esistono infatti stati con tutti i livelli
detti, ma anche stati dove non esistono i livelli al di sotto delle tasse
federali, quindi denominati stati “frendly” da questo punto di vista. Detto
questo dobbiamo considerare altri costi che sono differenti a stato e stato,
oltre alle imposte sul reddito, come le imposte sulla vendita (SALES TAX), le
imposte immobiliari, le tasse sull’energia come gas ed elettricità. A questo
proposito potete vedere la seguente grafica per farvi un’idea generale.
Tengo sempre
a sottolineare che bisogna SEMPRE affrontare questo argomento con un commercialista
certificato (CPA), quindi un
professionista che vi indichi e spieghi ogni differenza ed ogni regola da
seguire.
Eseguita
quindi questa ricerca, ed avendo chiaro quello che ogni zona può offrire, diciamo
che in ogni stato o città possiamo fare business, tenendo a mente il quadro
generale. Ma a ciò dobbiamo valutare aggiungere la valutazione di altri
parametri. Ad esempio i costi vivi di vita e di start up, i costi dell’energia,
i servizi che esistono in zona, compresi ad esempio i fornitori, il livello di
maturazione del mercato, la qualità della vita, la possibilità di spesa media della
popolazione in quella zona , le regole
che guidano il business che vogliamo creare e cosi via. Teniamo a mente che ci
possono essere delle considerazioni da fare. Ad esempio uno stato con costi
alti di vita può avere anche dei vantaggi, quindi un reddito medio alto con
alta possibilità di spesa, può avere un mercato molto avanzato ed aperto alle
novità, e di regola se un imprenditore inizia il lavoro e lo fa bene, guadagna
abbastanza ed in maniera proporzionata al livello di costi della zona.
Inversamente ci si può trovare in uno stato con costi molto più bassi, ma con
un mercato ancora acerbo e poco incline alle novità, quindi più chiuso. Va da
se che se vogliamo agire in una città dove i costi sono più alti della media,
dobbiamo calcolare di avere un capitale ben più alto rispetto ad altre zone, e
soprattutto avere un MARGINE OPERATIVO ampio e sufficiente per iniziare a lavorare
e poterci mantenere. Questo è in particolare importante per chi intende aprire
un’attività da zero e che quindi avrà tempi di preparazione pre-apertura più
lunghi e soprattutto dovrà sopportare i tempi di lancio dell’attività dopo l’apertura
di essa.
A tutte le
considerazioni di tipo economico quindi, sommiamo poi la parte emozionale che
come detto negli articoli precedenti ha una sua importanza ma che non deve
essere il primo parametro da seguire. Noi ci spostiamo per fare soldi, detta in
modo molto brusco, per lavorare ed avere successo e questa è la regola da non
perdere mai di vista.
Valutiamo a
questo punto molti punti importanti, a partire dal clima, che sembra una cosa
di poco conto ma dobbiamo capire che a seconda di dove siamo il clima può
essere anche estremo in certi periodi dell’anno, e ci sono persone che non
sopportano il troppo freddo od il troppo caldo. E quando si dice estremi si
dice sul serio. Se uno non sopporta il freddo vivere a New York o Chicago, o nel
Wisconsin non è la scelta propriamente azzeccata. Cosi chi non sopporta il
caldo e se ne va beatamente in Florida o Arizona. Ogni location poi può avere
differenze sulla vita quotidiana per cui osserviamo per esempio il tasso di
criminalità, il costo delle case per zona, sia in affitto che in acquisto, i
servizi scolastici, l’inquinamento e tanto altro. A questo proposito esiste un
sito interessante che si chiama numbeo.com, con tutte le statistiche di ogni tipo
e con possibilità di comparare le città tra loro in tutto il mondo, ed anche neighborhoodscout.com
dove potremo vedere i parametri più importanti su mappa, con le varie
colorazioni che indicano il più ed il meno per argomento.
Raggruppate
tutte le informazioni, viste le zone, aggiunto un po’ di parere personale ed
emozionale, stabilito il budget, contattato i professionisti del caso, si
sceglie finalmente il luogo dove trasferirsi ed iniziare una nuova attività
negli Stati Uniti d’America. Inizia cosi la parte pratica ed esecutiva, che
seguiremo nei prossimi articoli.
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